#8marzo 2022: gloria alle donne ucraine!

08.03.2022

In un 8 marzo "normale" vi avrei parlato di quanti anni mancano per arrivare alla piena parità di genere, di governance, economica, sociale e sessuale; ma quest'anno non me la sento proprio, vorrei dedicare il mio articolo di quest'anno alle ucraine a cui va tutta la mia solidarietà.

Donne che devono scappare per portare in salvo i figli; donne che portano i figli fino alla frontiera e li affidano a parenti ed amici per poi tornare indietro per aiutare in ogni modo il proprio Paese; donne che mettono i figli sul treno per poi affrontare un viaggio molto pericoloso fino alla frontiera, perché non possono lasciare i genitori anziani; donne costrette a lasciare i propri parenti maschi perché loro non possono allontanarsi dal Paese; giovani ragazze che scelgono di rimanere con i nonni; donne che scelgono di rimanere al fianco dei loro mariti, fidanzati o figli; donne che dall'estero ritornano in patria; donne che scelgono di restare per aiutare la resistenza; ragazze che arrivate fino alla frontiera ci ripensano e tornano indietro per arruolarsi nell'esercito o nella resistenza; donne che combattono alla pari degli uomini.

Dal 2014 l'Ucraina recluta le donne nelle sue forze armate; ora vanta più di 30.000 donne soldato, pari al 15% del suo personale militare.

Quando le forze separatiste, nel 2014, hanno preso il Donbass, migliaia di donne si sono offerte volontarie per aiutare l'esercito ucraino che stava perdendo forza. Servivano truppe d'assalto, medici e cecchini e servizi logistici per portare rifornimenti; ma a quell'epoca le donne potevano essere impiegate solo come sarte, cuoche e custodi perché le regole dell'era sovietica imponevano alle donne di non svolgere qualsiasi attività che avrebbe potuto influire sulla loro salute riproduttiva. Però l'Invisible Battalion, formato da sei donne, ha avuto ruoli chiavi in battaglia ma nessun riconoscimento.

Le donne in alcune professioni erano autorizzate per la coscrizione militare. Nel dicembre 2021 l'Ucraina ha rivisto la legge le donne bibliotecarie, giornaliste, musiciste, veterinarie e psicologhe sono tenute a registrarsi all'ufficio di reclutamento. In base alla legge le donne ucraine non possono essere precettate nell'esercito in tempo di pace ma possono essere reclutate per garantire servizi relativi alla difesa dello Stato su base volontaria; però in caso di legge marziale, le donne iscritte saranno a tutti gli effetti soggette all'autorità militare e dovranno obbligatoriamente offrire servizio.

Verso la fine del 2021 quando Putin ha aumentato i suoi soldati ai confini, l'Ucraina ha chiesto alle donne, di età compresa tra 18 e 60 anni, di arruolarsi nell'esercito; per la Deputata Oleksandra Ustinova questa decisione è sembrata logica, tempestiva e sensata.

Essere donne nelle forze armate non è stato facile perché per anni hanno sofferto discriminazioni, cioè per tanto tempo sono state impiegate in ruoli nelle retrovie ma dal 2017 possono avere ruoli ufficiali attivi in posizioni di combattimento allo stesso livello dei loro compagni maschi; inoltre, dal 2019 è consentito l'ammissione nelle accademie militari, dove possono addestrarsi per diventare ufficiali.

Tuttavia, gli stereotipi di genere continuano ad affliggere i militari. Le molestie sessuali sono prevalenti; ma donne veterane che non si arrendono facilmente, assieme a loro colleghi, hanno co-fondato e scritto studi su come combattere le discriminazioni. Oggi, in circa 400 basi militari in tutta l'Ucraina ci lavora anche personale per sostenere la parità di genere. Alcune lotte sono pratiche; ad esempio, nel 2020 le soldatesse hanno chiesto biancheria intima specifica femminile È stato reso disponibile il colore rosa, ma le donne trovano conforto nel fatto che è stato un passo nella giusta direzione. Dal 2021 nelle cerimonie si possono indossare scarpe con tacchi di media misura.