#Canada e i vecchi sprettri del sistema scolastico delle residenze indigene, 215 resti di bambini ritrovati in una fossa comune
In Canada occidentale, nella scuola Kamloops Indian Residential School nella British Columbia chiusa nel 1978, è stata trovata una fossa comune con 215 resti di bambini indigeni; il collegio ne ospitava 500, era nato per integrarli nelle comunità, ma di fatto era un campo riformatore dove si annientava l'identità e la cultura indigena e si soppiantava con la cultura europea cattolica.
Tali collegi obbligatori erano gestiti dal governo e dalle autorità religiose durante il XIX e il XX secolo e quello di Kamloops era il più grande dell'intero sistema, che divenne noto come il sistema scolastico delle residenze indigene; questo collegio era stato aperto sotto l'amministrazione cattolica nel 1890, poi dal 1969 il governo centrale lo ha utilizzato come residenza per gli studenti locali fino alla chiusura definitiva.
La suddetta scoperta è stata annunciata questo giovedì dal capo della comunità aborigena Tk'emlups te Secwepemc. I leader della comunità, per stabilire i tempi esatti e le cause delle morti, stanno collaborando con specialisti dei musei e l'ufficio del coroner. Questo ritrovamento rinfresca la memoria e il dolore di tutte le comunità indigene della regione.
Rosanne Casimir, capo della comunità nella città di Kamloops nella British Columbia, ha dichiarato che questa scoperta preliminare evidenzia una perdita impensabile che non è mai stata rilevata dagli amministratori scolastici.
Il Primo Ministro, Justin Trudeau, ha definito il ritrovamento un "doloroso promemoria" di un capitolo vergognoso nella storia del Paese; si è impegnato a "commemorare quelle anime innocenti perdute".
I resti sono stati trovati grazie un georadar durante un'ispezione della scuola; alcuni bambini avevano solo 3 anni; ora si cerca la verità nel pieno rispetto delle vittime e delle famiglie che hanno perso i loro cari, anche contattando gli ex "alunni".
Questo ritrovamento non è affatto una sorpresa e mostra gli effetti devastanti e duraturi che il sistema scolastico residenziale continua ad avere sulle persone delle Prime Nazioni, sulle loro famiglie e comunità.
Dal 1863 al 1998 circa, più di 150.000 bambini indigeni sono stati separati dalle loro famiglie e messi in questi campi di indottrinamento; dove non era permesso di parlare la loro lingua o di praticare la loro cultura, molti sono stati maltrattati ed abusati.
Nel 2008 una commissione è stata formata per stilare un rapporto per documentare l'impatto di questo sistema educativo; il paper è uscito nel 2015 affermando che tale pratica educativa era paragonabile ad un "genocidio culturale" e ha rilevato che un gran numero di bambini indigeni non è mai tornato alle loro comunità di origine; il governo canadese si è formalmente scusato per il sistema.
Il Missing Children Project documenta la morte e i luoghi di sepoltura di bambini morti mentre frequentavano queste scuole. Ad oggi sono stati identificati più di 4.100 minori.
Fonte:
https://www.bbc.com/mundo/noticias-internacional-57292785
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