#Yemen: crisi umanitaria sempre più grave
Della crisi dello Yemen i media non ne parlano quasi mai, ma dopo quasi sette anni di conflitto la situazione è spaventosa e potrebbe peggiorare ulteriormente; così afferma l'ONU.
L'escalation dei combattimenti, soprattutto nel governatorato di Marib e dintorni, ha provocato quattro milioni di sfollati interni che si sono dovuti trasferire in altre zone del Paese e perdite di vite umane.
I numeri associati a questa crisi sono sbalorditivi. Sedici milioni di persone soffrono l'insicurezza alimentare. Cinque milioni di persone sono sull'orlo della carestia. Secondo l'ONU, più di 20 milioni di persone hanno bisogno di assistenza per soddisfare i bisogni più elementari di vita e di protezione. Quasi 400.000 bambini rischiano la morte per malnutrizione acuta grave; molte donne non possono andare in ospedale per curare i loro figli per partorire, perché molte strutture sanitarie non sono più agibili o lavorano solo parzialmente.
L'ONU fornisce assistenza alimentare a 13 milioni di persone ogni mese. Senza lavoro, le persone non possono comprare cibo ed altri generi di prima necessità. Tutto lo Yemen è al collasso economico. Le scuole sono state bombardate, le fabbriche e gli impianti elettrici non funzionano, e i sistemi di approvvigionamento idrico sono crollati. Di fronte a una situazione così devastata, molte persone sopravvivono solo con l'aiuto delle agenzie umanitarie. Queste ultime forniscono assistenza in tutti i 333 distretti dello Stato.
Quando i disperati di Marib rischiavano di essere tagliati fuori dagli aiuti regolari, lo scorso marzo le Nazioni Unite sono state anche in grado di creare un corridoio aereo. In più, entro dicembre completeranno la valutazione dei bisogni totali mai intrapresa per guidare la programmazione nel nord e nel sud dello Stato.
Questa risposta umanitaria potrebbe essere minacciata dalla mancanza di fondi. La sfida più grande è quella di non avere conti in rosso, le ONG non sono mai certe se i fondi saranno sufficienti per continuare il lavoro. Ciò significa che le razioni di cibo e altri aiuti salvavita vengono spesso ridotti o ritirati durante l'anno, con conseguenze molto concrete per le famiglie che lottano per sopravvivere.
L'appello di quasi 4 miliardi di dollari è stato finanziato per quasi la metà, ma con un deficit di 1,7 miliardi di dollari; l'anno scorso hanno ricevuto finanziamenti fino al 60%. L'ONU sta cercando di sbloccare urgentemente l'economia, aiutando a ripristinare alcune attività commerciali ed alcuni mezzi di sussistenza, i dipendenti pubblici devono poter ottenere lo stipendio ogni mese puntualmente. Inoltre, si deve sostenere fermamente un processo politico inclusivo che porti ad una soluzione pacifica della crisi; tanto più se non si vuole che il conflitto duri per altri anni. Una generazione sta crescendo conoscendo solo la guerra e una grave distruzione della propria patria.
Fonte:
https://news.un.org/fr/story/2021/10/1105962
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