#COVID19: ha aggravato il lavoro minorile nel mondo!

16.01.2021

Attualmente i bambini lavoratori sono 152 milioni nel mondo e la pandemia SarsCov_2 non ha fatto altro che peggiorare la situazione.





La International Labour Organization (ILO) afferma che, a causa della povertà generalizzata provocata dalla pandemia, donne, uomini e bambini sono più inclini ad essere sfruttati per aver il minimo indispensabile per sopravvivere. Il Direttore Generale dell'ILO ha affermato che il lavoro minorile "non ha posto nella società". Il lavoro minorile priva i bambini del loro futuro e mantiene le loro famiglie in povertà, per questo i paesi devono mantenere fede ai loro impegni.

Negli ultimi 20 anni, quasi 100 milioni di bambini hanno smesso di lavorare, con progressi disomogenei in diverse regioni del mondo. L'Africa conta quasi la metà dei casi con 72 milioni, mentre in Asia e Pacifico sono 62 milioni.

Il 70% dei bambini sono impiegati nel settore agricolo, principalmente in attività di sussistenza o commerciali, o nell'allevamento del bestiame. Quasi la metà di questi svolge attività pericolose, in situazioni di rischio per la propria salute o la propria vita.




Nell'ultimo decennio il lavoro minorile è diminuito del 38%. La grande crisi del COVID-19 ha ulteriormente impoverito le categorie più fragili delle società, potrebbe far invertire anni di progresso contro il lavoro minorile. La chiusura delle scuole in molte zone del pianeta, dove la didattica a distanza o altre forme di insegnamento, sono quasi impraticabili; ha esacerbato il contesto di dispersione scolastica, tanto che milioni di bambini hanno dovuto rimboccarsi le maniche per sostenere il reddito familiare.

L'agenzia delle Nazioni Unite dedicata alla sfera del lavoro, per aumentare la coscienza che un bambino su dieci nel mondo deve lavorare, ha scelto il 2021 come l'Anno Internazionale per l'Eliminazione del Lavoro Minorile, nel quale si promuoveranno misure legislative col fine di bandire efficacemente questo tipo di lavoro; inoltre sensibilizzare la popolazione in generale.

L'iniziativa ILO in collaborazione con Alliance 8.7 è stata approvata all'unanimità dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2019 con l'intenzione di sollecitare i governi ad adottare le misure necessarie per raggiungere l'obiettivo 8.7 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Tale obiettivo richiede l'eradicazione del lavoro forzato e la fine della schiavitù moderna e della tratta di esseri umani, nonché di vietare ed eliminare le peggiori forme di lavoro minorile; in particolare, il reclutamento e l'uso di bambini soldato. Entro il 2025, ogni forma di lavoro minorile dev'essere abolita.

L'evento di apertura virtuale dell'anno sarà il 21 gennaio e vedrà la partecipazione di Guy Ryder, Direttore Generale dell'ILO; Henriette Fore, direttore esecutivo del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF); Kailash Satyarthi, Premio Nobel per la Pace; e Amar Lal, ex vittima del lavoro minorile e attivista contro di esso.

Fonte:

https://news.un.org/es/story/2021/01/1486632

Per altri approfondimenti:

https://www.ilo.org/rome/pubblicazioni/WCMS_615731/lang--it/index.htm  

https://www.aics.gov.it/home-ita/settori/obiettivi-di-sviluppo-sostenibile-sdgs/