#COVID19: la pandemia non arretrerà fino a quando non si prenderanno certe misure
Purtroppo, l'OMS avverte che l'espansione di SARS-CoV-2, a livello globale, non si sta arrestando e di fatto procura ancora molti decessi ed infezioni; se non si inverte la rotta sugli investimenti nella copertura sanitaria universale, sulla disuguaglianza nella distribuzione dei vaccini o se si continua a non seguire gli standard minimi di distanziamento sociale e di igiene; nonostante i vaccini, su scala mondiale, la pandemia avanzerà su più fronti.
Per la seconda settimana consecutiva, nel mondo, i contagi da COVID-19 rimangono ai livelli più alti dall'inizio della pandemia con oltre 5,7 milioni di nuovi casi settimanali, dopo nove settimane consecutive in aumento; per la settima settimana consecutiva, le morti, sono in crescita con oltre 93.000 negli ultimi sette giorni.
Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell'OMS, ha ribadito che l'attuale pandemia non è solo una crisi sanitaria; ma può avere gravissime conseguenze sulle economie e sui mezzi di sussistenza. Lui ha dichiarato: "quando la salute è a rischio, tutto è a rischio", invece "quando si protegge e si promuove la salute, gli individui, le famiglie, le comunità, le economie e le nazioni possono prosperare".
Ci sono tre misure che possono invertire le sorti della pandemia: copertura sanitaria universale, ignorare le misure igieniche e disuguaglianza vaccinale; analizziamole nel dettaglio.
La copertura sanitaria universale.
Questa è la massima priorità dell'OMS, però, a livello planetario, si sta andando nella direzione opposta, infatti sempre più famiglie spendono una parte consistente del proprio reddito per questioni sanitarie; di conseguenza moltissime persone si ritrovano esposte alla povertà a causa di queste spese.
La copertura sanitaria non può essere solo di competenza del Ministero della Salute, ma dell’intero governo di ogni Stato, con un approccio multilaterale da parte dei Ministeri con i portafogli più pesanti e con leadership di quello dell'Economia.
Questo è un momento unico per la ripresa post Covid; ora è un ottimo periodo per mobilitare investimenti per società più sane, più resilienti, produttive e sostenibili. Si deve cambiare visione, la sanità dev'essere posta al centro delle politiche pubbliche per quanto riguarda l'innovazione, l'industria, l'occupazione, l'ambiente e altri temi.
Misure igieniche.
La diffusione del virus può essere rallentata attraverso semplici misure igienico-sanitarie quali: quarantena, distanziamento sociale, evitare folle e luoghi chiusi, uso di mascherina,corretto lavaggio delle mani, diagnosi, tracciamento e altre misure.
Su questo punto il direttore dell'emergenza dell'Organizzazione, Michael Ryan, riferendosi al caso della variante sudafricana, ha riferito che il Sud Africa è riuscito a tenere sotto controllo la variante applicando le suddette misure di salute pubblica e sociale. Ryan si è detto molto preoccupato perché al momento il virus, in alcuni paesi, ha una grande capacità di replicarsi con il rischio di sviluppare varianti anche pericolose; per questo è ancora fondamentale riuscire ad arginare i contagi con comportamenti adeguati e con la prevenzione. Fino a quando non si accelererà con l'uguaglianza vaccinale a livello mondiale si dovranno ancora mantenere gli standard minimi di sicurezza sanitaria, in quanto i paesi poveri non hanno sistemi sanitari in grado di sostenere continue ondate virali.
La disuguaglianza vaccinale.
Fino ad ora è stato somministrato un miliardo di vaccini, ma suddiviso così: 80% ai paesi ad alto reddito e 0,3% ai paesi a basso reddito.
Questo è ingiusto, l'equa distribuzione non è solo una questione morale ma anche egoistica; in un mondo globalizzato dove si viaggia per lavoro, studio e turismo, se non si vaccina in modo uniforme il virus non si sconfiggerà mai, con il pericolo di provocare nuove ondate pandemiche ove il virus è già sotto controllo; fino a quando tutto il mondo non sarà vaccinato equamente, COVID-19 sarà un grave pericolo per tutte le economie mondiali e potrà causare problemi a vari livelli come si sa.
L'iniziativa di sospendere la proprietà intellettuale dei vaccini degli Stati Uniti è lodevole ma non basta, bisogna usare di più il meccanismo solidale COVAX e iniziare a produrre vaccini a basso costo con diverse tecnologie rispetto da quelle attuali in modo da essere spediti e somministrati anche nelle zone più impervie del globo.
C'è un forte bisogno di risolvere la crisi dei vaccini, attualmente in tutto il mondo ogni settimana si verificano quasi 100.000 decessi.
Fonte:
https://news.un.org/es/story/2021/05/1491802
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