#COVID19: perdita educativa quasi insuperabile
Dal 2019 l'ONU celebra la Giornata Internazionale dell'Educazione con l'obbiettivo di far prendere coscienza, a livello mondiale, dell'importanza dell'educazione per conseguire l'OSS numero 4 dell'Agenda 2030 per un'istituzione di qualità.
L'educazione è la base per una società giusta, paritaria e autosufficiente. Le persone se sono ben istruite aumentano la loro produttività e quindi il rendimento economico di una nazione. Se la formazione di un individuo è improntata a sviluppare la sua personalità lo farà sentire realizzato e felice. Inoltre aiuta a sradicare la povertà e la fame, contribuisce a migliorare la salute, promuove la parità di genere e può ridurre le disuguaglianze.
Purtroppo l'avvento della pandemia SarsCov_2 è stato deleterio per l'istruzione di ogni ordine e grado a livello mondiale. Dati UNICEF rilevano che tutt'ora più di 365 milioni di studenti sono ancora colpiti dalla chiusura totale o parziale dei pressi scolastici. Se non è possibile presenziare alle lezioni, per lo meno si fornisca un ottimo supporto educativo online agli studenti. Gli alunni hanno urgente bisogno di un sostegno intensivo per recuperare l'istruzione perduta. È auspicabile che le lezioni riprendano al più presto faccia a faccia per recuperare la salute mentale e fisica, lo sviluppo sociale, il nutrimento regolare e ridurre il rischio di abusi degli alunni. In più l'UNICEF asserisce che durante pandemia, i bambini hanno perso le abilità matematiche e di alfabetizzazione di base. Milioni di infanti hanno perso apprendimenti accademici essenziali in quanto i più emarginati dall'insegnamento a distanza.
Ci sono prove ben solide che la chiusura delle scuole abbia portato a tassi elevati di ansia e depressione tra bambini e giovani; alcuni studi indicano che le ragazze, gli adolescenti e coloro che vivono nelle zone rurali sono i più inclini a questi disturbi.
Più di 370 milioni di bambini in tutto il mondo sono rimasti senza mangiare durante le chiusure degli istituiti scolastici perché, per loro, la mensa della scuola è l'unica fonte affidabile di cibo e nutrizione quotidiana.
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