Dalla sopravvivenza degli oceani dipendono più di tre miliardi di persone
Gli oceani sono la sopravvivenza culturale ed economica per milioni di persone di tutto il mondo.
Negli ultimi anni gli oceani e i mari stanno soffrendo un continuo assalto delle risorse marine e una crisi climatica sempre più grave.
Il Second Global Oceans Assessment recentemente pubblicato evidenzia che dei benefici che gli oceano offrono all'umanità sono stati compromessi dalle azioni dell'Uomo.
Le emissioni di carbonio provocano il riscaldamento e l'acidificazione degli oceani, la distruzione della biodiversità e l'innalzamento del livello del mare minacciano le coste densamente popolate.
António Guterres ha dichiarato che i mari traboccano di rifiuti di plastica, che possono essere ritrovati persino negli atolli più remoti e nelle fosse oceaniche più profonde.
Il decennio 2021-2030 è il "Decennio dell'Oceano" per lo Sviluppo Sostenibile.
La pesca eccessiva, con le reti a strascico, danneggia anche gli oceani. Si traduce in una perdita annua di quasi 90 miliardi di dollari di profitti netti, che aumenta anche la vulnerabilità delle donne, che svolgono un ruolo vitale nella sopravvivenza delle piccole imprese di pesca.
Più di tre miliardi di persone vivono di sussistenza degli oceani, principalmente nei paesi in via di sviluppo.
Per questo è fondamentale ripristinare il vecchio equilibrio con la natura; è basilare raggiungere l'obiettivo di 1,5° C fissato degli Accordi di Parigi e garantire la salute degli oceani per le generazioni attuali e future.
Le prime azioni dell'Ocean Decade da realizzarsi, entro il 2030, saranno: il ripristino della Grande Barriera Corallina e la mappatura ad alta risoluzione del 100% del fondo oceanico.
La diversità tematica delle azioni approvate si riflette nelle iniziative volte a sviluppare la ricerca in acque profonde e l'esplorazione della misteriosa zona crepuscolare dell'oceano (da 200 a 1.000 metri); nello sviluppo di conoscenze e soluzioni per ridurre le molteplici pressioni esercitate sugli ecosistemi marini, in particolare i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, il rumore o l'inquinamento sottomarino; nell'uso di tecnologie innovative per raccogliere dati sullo stato dell'oceano e utilizzare questi dati per prendere decisioni sulla sua gestione; attraverso misure per migliorare la gestione sostenibile e la resilienza degli stock ittici.
I valori culturali dell'oceano sono un tema trasversale a molte azioni del Decennio, con iniziative specifiche volte a migliorare la conoscenza degli oceani dell'intero pianeta, nonché uno specifico asse di lavoro volto a prendere coscienza dei benefici delle acque per gli Stati in via di sviluppo delle piccole isole del Pacifico (SIDS).
Una serie di azioni di sviluppo delle capacità mirano a garantire che nessuno sia lasciato indietro nel prossimo decennio, attraverso iniziative nel favorire l'inclusione nell'oceanografia di uomini, donne, generazioni e aree geografiche.
Fonte:
https://news.un.org/fr/story/2021/06/1097792