#EarthDay: ora c’è bisogno più che mai di armonia tra la natura e l’uomo
Ogni anno, il mondo perde 10 milioni di ettari di foreste; un'estensione simile all'Islanda; eppure si sa che gli ecosistemi sani aiutano a proteggere dalle malattie perché la diversità delle specie rende più difficile la diffusione dei patogeni; attualmente circa un milione di specie animali e vegetali sono in pericolo di estinzione.
Per salvaguardare la Madre Terra l'ONU, ogni 22 di aprile, celebra la Giornata Mondiale della Terra.
Quest'anno, António Guterres in un messaggio, ha riferito che il recupero dalla pandemia COVID-19 offre al mondo l'opportunità di intraprendere un percorso più pulito, più verde e più sostenibile.
In questi ultimi decenni, le abitudini umane hanno peggiorato il Pianeta, gli oceani sono diventati più acidi a causa della plastica, il caldo estremo, gli incendi e le inondazioni, nonché la stagione degli uragani dell'Atlantico da record, che stanno colpendo milioni di persone sono cambiamenti climatici dovuti all'inquinamento.
La pandemia che tutto il mondo sta attraversando ha una fortissimo legame con la salute della Terra; i cambiamenti provocati dall'uomo nella natura, nonché i crimini che deturpano la biodiversità come la deforestazione, il cambiamento dell'uso del suolo, la produzione agricola e la zootecnica intensiva o il crescente commercio illegale di fauna selvatica, possono aumentare il pericolo delle zoonosi.
Il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP), rileva che ogni 4 mesi emerge una nuova malattia infettiva nell'uomo; di cui il 75% proviene dalla fauna, il che dimostra la forte relazione coesistente tra salute umana, animale e ambientale.
Gli ecosistemi sono alla base della vita sul Pianeta; quindi ripristinare quelli danneggiati è fondamentale per porre fine alla povertà, a combattere il cambiamento climatico e a prevenire l'estinzione di massa.
Il 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, sarà lanciato il Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi; che servirà a prevenire e fermare il degrado di tutti gli ecosistemi del mondo.
La biodiversità può essere parte della soluzione per frenare nuove epidemie, poiché la diversità delle specie rende difficile la rapida diffusione dei patogeni. Inoltre, la biodiversità influenza sempre più maggiormente la salute umana; infatti se gli ecosistemi si modificano alterano la produzione di beni e servizi, che a loro volta possono impattare sulla nutrizione, sulla ricerca sanitaria e medicina tradizionale, sulla distribuzione di piante, agenti patogeni, animali e persino insediamenti umani.
Purtroppo, in tutto il globo la biodiversità si sta deteriorando a una velocità impressionante senza precedenti nella storia umana. Per questo motivo bisogna andare verso economie e politiche più sostenibili, che creino armonia tra la natura e l'uomo.
Fonte:
https://www.un.org/es/observances/earth-day
Per altri approfondimenti:
https://www.unep.org/es/noticias-y-reportajes/reportajes/coronavirus-llego-para-quedarse