#EarthDay2022: urge ripristinare gli ecosistemi
Le Nazioni Unite hanno decretato il 22 aprile come Giornata Internazionale della Madre Terra per riflettere su come l'umanità si deve prendere meglio cura del Pianeta. Da troppi decenni l'Uomo ha bistrattato per convenienza industriale ed abitudini insane senza pensare che così si sarebbe potuto rovinare l'unico pianeta (attualmente conosciuto) dove la vita è possibile; ora i danni che sono già in corso si possono mitigare solo con azioni serie, drastiche e veramente efficaci, se si dovesse indugiare ancora le prossime generazioni sarebbero davvero in pericolo e con loro tutte le altre forme di vita. Le problematiche dannose riguardano i seguenti triplici fattori: sconvolgimento climatico, perdita di natura e biodiversità, inquinamento e rifiuti; per questo la "generazione green" di tutto il mondo sta chiedendo: acqua pulita, aria fresca, un clima stabile e prevedibile, elementi essenziali per una vita sana e felice e che fanno parte degli Obiettivi dell'Agenda 2030. Per avere ciò in primis bisogna salvaguardare e ripristinare ecosistemi terrestri e acquatici; per prevenire, fermare ed invertire il degrado di tali risorse fondamentali è necessario intervenire su cinque fronti:
- convertire le miniere di carbone in pozzi di carbonio;
- ripristinare la connettività degli ecosistemi;
- eseguire il trapianto di frammenti di corallo "sopravvissuto";
- ripristinare i bacini idrografici colpiti dalla crisi climatica nelle Ande;
- ripristinare le alghe che assorbono il carbonio.
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