#GiornataMondialeAlimentazione: Per avere diete sane e equilibrate per tutti bisogna rivoluzionare la filiera produttiva
Il 16 ottobre è la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, proclamata dalla FAO fin dal 1979 con la risoluzione A/RES/35/70, con il chiaro obiettivo di ridurre la fame (ovviamente avendo diete sane ed equilibrate per tutti) e lo spreco alimentare nel mondo. Ridurre la perdita e lo spreco di cibo aiuterebbe a raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la qualità degli alimenti e diminuire le emissioni di gas serra. Un sistema agroalimentare è sostenibile quando è disponibile una gran varietà di alimenti sufficienti, nutrienti ed a prezzi accessibili a tutti, per cui nessuno soffre la fame o è esposto a qualsiasi tipo di malnutrizione. Il cibo che non viene consumato è uno spreco di terra, acqua, energia, suolo, semi ed altre risorse utilizzate per la sua produzione.
Secondo la FAO, 931 milioni di tonnellate cioè il 17% del cibo prodotto nel 2019 è finito nella spazzatura di famiglie, esercizi commerciali, ristoranti ed attività impiegate nel settore alimentare; l'anno seguente con l'avvento della pandemia SarsCov_2 milioni di persone hanno sofferto la fame ed altri 132 milioni, ancora oggi, affrontano l'insicurezza alimentare e nutrizionale. In termini di denaro, la perdita annuale di cibo è stimata in 400 miliardi di dollari. Un altro dato allarmante è che il 70% delle persone che soffrono la fame nel mondo sono donne.
Il problema dello spreco alimentare è globale e non limitato alle nazioni ricche. L'insicurezza alimentare, la fame e la malnutrizione colpiscono tutti gli Stati del pianeta; circa 811 milioni di persone soffrono la fame; 2 miliardi hanno carenze di micronutrienti, cioè carenze di vitamine e minerali; milioni di bambini soffrono di arresto della crescita e dimagrimento che possono essere forme mortali di malnutrizione. A causa del loro costo elevato, le diete sane sono fuori dalla portata della stragrande maggioranza delle persone in tutti i continenti, anche l'Europa.
I Paesi devono adottare strumenti innovativi per ridurre gli sprechi, tipo nuovi imballaggi in grado di prolungare la durata di conservazione di molti alimenti o le applicazioni per smartphone che avvicinano consumatori e produttori, accorciando i tempi tra il raccolto e il consumo di cibo. La perdita e lo spreco di frutta e verdura è un problema con conseguenze considerevoli, per questo è ormai inevitabile l'adozione di tecnologie ed approcci innovativi per prolungare la durata di conservazione dei prodotti freschi. Un'altra misura consigliata è compostare i rifiuti alimentari invece di mandarli in discarica.
La FAO esorta chiunque ad accelerare le azioni che portino al raggiungimento dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 12, che si riferisce a garantire un consumo sostenibile ed a dimezzare lo spreco alimentare globale pro capite entro il 2030.
La suddetta Agenzia fa notare ricordato che i prodotti agricoli forniscono nutrimento e sicurezza alimentare. Le diete sane sono una marcia in più per il sistema immunitario.
Attualmente circa il 40% dell'umanità, circa 3 miliardi di persone, non può permettersi una dieta sana; la fame, la denutrizione e l'obesità sono in aumento. 140 milioni di individui non possono accedere al cibo di cui necessitano.
António Guterres ha dichiarato che il modo in cui il cibo viene prodotto, consumato e sprecato "pone un pesante fardello sul pianeta" e produce "una pressione storica sulle nostre risorse naturali, sul nostro clima e sul nostro ambiente naturale".
Fonte:
https://news.un.org/es/story/2021/09/1497582
https://news.un.org/es/story/2021/10/1498422
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