Invecchiare in buona salute è l’obiettivo dell’attuale decennio
Visto che ai giorni odierni la popolazione mondiale vive in media 20 anni in più rispetto a cinquant'anni fa l'OMS, l'ILO, il Dipartimento degli affari economici e sociali delle Nazioni Unite e il Forum mondiale sostengono la promozione di ambienti, opportunità e politiche con uno sguardo al singolo per garantire l'invecchiamento in buona salute; se una persona ha un discreto benessere psico-fisico invecchia decisamente meglio.
Per questo motivo c'è l'esigenza di migliorare la vita delle generazioni attuali e future, il che richiede un approccio multidisciplinare radicale che riguarda la società in ogni loro aspetto. Per dare impulso a questa visione della società il 2021-2030 è stato decretato come decennio delle Nazioni Unite per l'invecchiamento in buona salute affinché tutte le parti in campo uniscano le forze per studiare azioni volte a migliorare la vita degli anziani e delle famiglie ma anche le comunità in cui vivono. Nello specifico le iniziative che si intraprenderanno nel corso del suddetto lasso di tempo saranno volte a: cambiare il modo in cui si pensa e si agisce rispetto alla terza età; garantire che le comunità costruiscano le capacità delle persone anziane; fornire assistenza integrata e centrata sulle persone e servizi sanitari di base che rispondano alle esigenze di queste persone; fornire assistenza a lungo termine.
Già in passato il Piano d'Azione Internazionale di Madrid sull'Invecchiamento si era preposto di cambiare atteggiamenti, politiche e pratiche a tutti i livelli in modo tale che la vecchiaia potesse essere riconosciuta come una potenziale risorsa che avrebbe potuto accrescere lo sviluppo delle società, ovviamente con l'obiettivo che i vecchietti di tutto il mondo potessero invecchiare in sicurezza e con dignità partecipando attivamente alla società.
Fonte:
https://www.decadeofhealthyageing.org/es/home
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