#IPCC: #CambiamentoClimatico ‘red code’ per l’umanità
Un nuovo Report 'Code red', del gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) dell'ONU, afferma che il cambiamento climatico indotto dall'Uomo sta provocando tanti eventi climatici estremi in ognuno dei sette continenti del mondo; questi fenomeni stanno avendo effetti sull'intero sistema climatico: nell'atmosfera, negli oceani, nei poli e sulla terraferma.
Molti di questi eventi sono senza precedenti e hanno conseguenze "irreversibili" - come il continuo innalzamento del livello del mare - da secoli a millenni; però, con forti riduzioni emissioni di anidride carbonica (CO2) e altri gas serra, emissioni nette zero, la qualità dell'aria (in 20-30 anni) potrebbe migliorare, così da stabilizzare la temperatura terrestre arginando i cambiamenti climatici. Se si continua di questo passo gli Accordi di Parigi saranno irraggiungibili.
Con 1,5°C di riscaldamento globale, ci saranno ondate di calore crescenti, stagioni calde più lunghe e stagioni fredde più brevi.
Il riscaldamento globale di 2°C sarà superato durante il XXI secolo. A meno che nei prossimi decenni non si attuino soluzioni concrete e rapide.
A 2°C è più probabile che le temperature estreme raggiungeranno soglie di tolleranza critiche per l'agricoltura e la salute.
Inoltre, il Paper avverte che non si possono escludere esiti a bassa probabilità, come il crollo della calotta glaciale o cambiamenti improvvisi della circolazione oceanica.
Il cambiamento climatico sta intensificando la produzione naturale di acqua: il ciclo dell'acqua, ciò comporta precipitazioni più intense e relative inondazioni, nonché siccità più gravi in tante aree del mondo; sta anche influenzando i modelli di pioggia ad alte latitudini, è probabile che le precipitazioni aumenteranno, mentre si prevede che diminuiscano su gran parte delle zone subtropicali; non solo sta modificando pure quelli delle piogge monsoniche, che varieranno in base alla regione geografica; le aree costiere vedranno un continuo innalzamento del livello del mare per tutto il XXI secolo, contribuendo a inondazioni più frequenti e gravi nelle aree pianeggianti e di erosione costiera; amplificherà lo scongelamento del permafrost e la perdita della copertura nevosa stagionale, lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte glaciali compreso il ghiaccio marino artico estivo; comporterebbe ondate di calore marine più frequenti, l'acidificazione degli oceani e la riduzione dei livelli di ossigeno.
Gli eventi estremi che prima si verificavano una volta ogni 100 anni, ora si potranno avere ogni anno entro la fine di questo secolo.
Le città non saranno esenti dagli effetti del cambiamento climatico e saranno addirittura amplificati, si potranno avere eccessi di caldo e freddo, inondazioni dovute a forti precipitazioni e l'innalzamento del livello del mare nelle città costiere.
António Guterres ha bollato il Lavoro dell'IPCC come "un codice rosso per l'umanità. I campanelli d'allarme sono assordanti e le prove sono inconfutabili". La soglia di 1,5 gradi al di sopra dei livelli preindustriali del riscaldamento globale è pericolosamente vicina nel breve termine. L'unico modo per evitare di superare questa soglia è intensificare gli sforzi per limitarne gli effetti. Ha riferito che economie inclusive e verdi, prosperità, aria più pulita e una salute migliore sono alla portata di tutti, se si risponde a questa crisi con solidarietà e coraggio visionario.
Fonte:
https://news.un.org/en/story/2021/08/1097362
Per altri approfondimenti:
https://www.ipcc.ch/report/ar6/wg1/downloads/report/IPCC_AR6_WGI_Full_Report.pdf
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