La nuova legislazione ungherese “contro la pedofilia” viola i diritti delle persone #LGBTQIA
Il Programma congiunto delle Nazioni Unite sull'HIV/AIDS (UNAIDS) si è detta molto preoccupato per la nuova legislazione ungherese che discrimina le persone LGBTQIA; in quanto include divieto di diffondere informazioni e comunicazioni dai servizi pubblici che possono "promuovere un'identità di genere diversa dal sesso assegnato alla nascita, cambio di sesso e omosessualità" alle persone di età inferiore ai 18 anni; questa si basa su un disegno di legge popolare, che secondo il Premier Viktor Mihály Orbán, rafforza la legislazione contro la pedofilia; il Presidente, János Áder, l'ha promulgata il 23 giugno 2021 ed oggi entra in vigore.
Winnie Byanyima, CEO dell'UNAIDS, ha dichiarato che è intollerabile associare la pedofilia all'orientamento sessuale e dell'identità di genere; per porre fine all'epidemia di AIDS, c'è bisogno di leggi che proteggano senza pregiudizi le comunità già emarginate.
La criminalizzazione e la discriminazione nei confronti delle persone LGBTQIA ostacolano la disponibilità, l'accesso e la diffusione dei servizi di prevenzione: test, trattamento, assistenza e supporto dell'HIV.
I dati dell'UNAIDS mostrano che la conoscenza dello stato dell'HIV tra i gay e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini che vivono con sieropositivi è tre volte superiore nei paesi in cui le leggi LGBTQIA sono le meno repressive.
La Presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, ha definito il disegno di legge ungherese una "vergogna" affermando che "discrimina chiaramente le persone sulla base del loro orientamento sessuale e viola i principi fondamentali dell'Unione Europea".
António Guterres ha detto che, nelle società moderne, nessuna discriminazione contro le persone LGBTIQ+ è accettabile in nessuna circostanza.
Fonte:
https://news.un.org/fr/story/2021/07/1099732
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