#LGBTQIA: tutti gli Stati del mondo devono adottare legislazioni ad hoc che riconoscano e difendano tutte le identità sessuali e di genere
In tanti nazioni del mondo le persone LGBTQIA vengono attaccate, discriminate e soprattutto vengono negati loro i diritti all'autodeterminazione, all'autonomia e all'integrità fisica e mentale; per questo è basilare che tutti gli Stati si dotino di legislazioni ad hoc per difenderle e riconoscere le loro identità sessuali e di genere, devono fare un'analisi che affronti le cause di tutti i tipi di aggressioni e azioni discriminatorie contro le persone LGBTQIA. I governi dovrebbero creare ambienti sicuri per coloro che non si conformano alle consuetudini standard e prestabilite dalle società; hanno il dovere di prevenire, perseguire e punire la violenza e la discriminazione basate sull'orientamento sessuale e l'identità e l'espressione di genere. I diritti relativi al genere e alla sessualità dovrebbero essere riconosciuti dal diritto internazionale dei diritti umani come universali e inalienabili; in linea con i diritti di essere liberi da discriminazioni, pari protezione della legge, privacy, identità e libertà di espressione. Per quanto riguarda i documenti di identità, su espressa richiesta del richiedente questi diritti dovrebbero riguardare un semplice processo amministrativo, senza prerequisiti quali interventi chirurgici completi o cure ormonali.
Questi diritti delle persone LGBTQIA vanno garantiti per legge più che mai se riguardano minori.
Víctor Madrigal-Borloz, esperto indipendente ONU sulla protezione dalla violenza contro la discriminazione basata sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere, nel suo rapporto annuale al Consiglio per i Diritti Umani ha espresso preoccupazione per un notevole aumento delle persone omosessuali, trans e non genderqueer in alcuni Paesi "in un momento in cui il concetto stesso di genere è messo in discussione".
Madrigal-Borloz ha rammentato che giugno, in molti Stati, è il mese dell'orgoglio LGBTQIA e ha lo scopo di evidenziare la capacità delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans e di genere diverso di occupare lo spazio pubblico in piena libertà e uguaglianza, nonché di evidenziare il valore del loro contributo alla società.
L'Esperto ha dichiarato che la teoria di genere è uno strumento potente per affrontare l'oppressione delle identità femminili o non convenzionali, aggiungendo che la lotta femminista "e la lotta per vivere liberi dalla violenza e dalla discriminazione basata sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere sono profondamente intrecciate e sono si rafforzano a vicenda".
Inoltre, riguardo alle persone LGBTQIA ci sono tabù popolari pieni di idee sbagliate, stigma e pregiudizi. Il suddetto rapporto evidenzia più di 500 persone e gruppi con un'ampia varietà di opinioni.
Una piccola percentuale della popolazione mondiale ritiene che le norme riguardanti l'identità di genere abbiano dei privilegi, ma che la stragrande maggioranza dell'umanità, in particolare le donne e le persone che non rientrano nella definizione binaria maschile-femminile, pensa che queste norme implichino discriminazione e violenza.
Fonte:
https://news.un.org/es/story/2021/06/1493722
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