#Migranti: l’ennesimo naufragio nel Mediterraneo
La portavoce dell'Agenzia delle Nazioni Unite per l'Immigrazione (OIM), Safa Msehli, ha usato parole durissime nei confronti dell'UE; la ONG alarm phone che ha il compito di inviare richieste di soccorsi ai centri marittimi nell'area, in due giorni non ha ricevuto alcuna risposta da parte dell'Italia, Malta e Libia; gli Stati in due giorni potevano soccorrere tranquillamente centinaia di vite, invece hanno girato la testa dall'altra parte e sono morti 130 esseri umani all'incirca. Questo è vergognosamente allucinante per un'Unione che si fonda sui diritti umani; è una violazione dei diritti fondamentali.
Reports of a shipwreck in the Central Mediterranean where at least 100 lives were lost.
— IOM - UN Migration 🇺🇳 (@UNmigration) April 22, 2021
We are saddened by this latest tragedy and renew our call on states to redeploy search and rescue vessels in the Mediterranean Sea. https://t.co/qbNalkCvh3
Negli ultimi tre giorni, ci sono state segnalazioni di almeno altre due barche che trasportavano centinaia di migranti .
Una barca è stata intercettata dalla guardia costiera libica e 103 o più persone sono state riportate in Libia "e trattenute", mentre una madre e un bambino erano già deceduti. Portare indietro i migranti in Libia non si può effettuare, in quanto l'ONU ha reputato tale paese come un "porto non sicuro".
L'altra barca, che si presume con 40 persone a bordo, è scomparsa da tre giorni in mare senza più dare notizie da quando un cellulare si è spento per mancanza di batteria; ora si teme il peggio.
Quella mediterranea rimane la traversata marittima più pericolosa del mondo, visto la lunghezza e durezza della tratta.
Dati dell'OIM, indicano che dall'inizio dell'anno più di 16.700 persone hanno attraversato la rotta del Mediterraneo e circa 750 sono morte; inoltre, più di 500 persone sono annegate lungo la cosiddetta rotta del Mediterraneo centrale, quasi il triplo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
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