Nessun bambino dovrebbe essere vittima di guerra

04.06.2022

Le Nazioni Unite hanno deciso di celebrare la Giornata Internazionale delle Vittime Infantili Innocenti di Aggressione (risoluzione A/RES/ES-7/8) ogni 4 giugno, in quanto il 19 agosto 1982 l'Assemblea Generale si riunì per una sessione speciale d'emergenza sulla questione palestinese perché gli attacchi israeliani in quel periodo mieterono troppe vittime tra i bimbi palestinesi e libanesi.

Purtroppo durante le guerre ed i conflitti armati i bambini sono i più vulnerabili e soffrono maggiori sofferenze, infatti possono essere reclutati come soldati ed oggetto di violenza sessuale, rapimento ed omicidio; i luoghi cosiddetti "non attaccabili" tipo scuole ed ospedali sono comunque colpiti ed infine a volte l'assistenza umanitaria non li raggiunge.

Lo scopo di tale Giornata è quello di dare il giusto peso al dolore sofferto dai più piccoli di tutto il mondo vittime di abusi fisici, mentali ed emotivi. Questa ricorrenza mira pure ad affrancare l'impegno delle Nazioni Unite a difesa degli infanti.

In relazione a ciò il 20 novembre 1989, l'Assemblea generale dell'ONU ha votato la risoluzione 51/77, cioè la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia; la quale proclamò per la prima volta che tutti i bambini hanno diritto alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla protezione e alla partecipazione. Una piccola curiosità: tutti gli Stati membri l'hanno ratificata tranne gli Stati Uniti. Tale Convenzione si è rilevata una pietra miliare per migliorare le condizioni di protezioni dei piccini in situazioni belligeranti.

La suddetta Convenzione nacque dalle fondamenta a seguito dell'audace rapporto di Graça Machel, che attirò l'attenzione internazionale sulle conseguenze devastanti sui bambini derivanti dagli scontri armati; inoltre segnò l'inizio di un nuovo consenso tra gli Stati su una maggiore necessità di dedicare attenzione, supporto e sforzi coordinati da parte della comunità internazionale, per mitigare ed eliminare le vulnerabilità e le violazioni subite dai minori in circostanze belliche. È imprescindibile una più intensa dedizione per proteggere i 250 milioni di bambini che vivono nei Paesi e nelle zone in guerra, compresa la loro protezione dagli attacchi di estremisti violenti. È inoltre essenziale promuovere il diritto internazionale umanitari, i diritti umani e garantire la responsabilità degli atti commessi in guerra.

In conclusione, l'Agenda 2030 fornisce un piano generale universale per cambiare in meglio il futuro dei bambini. Include proprio un obiettivo specifico (16.2) incentrato sulla fine di tutte le forme di violenza contro i bambini; mirando a porre fine agli abusi, allo sfruttamento, alla tratta e a tutte le forme di violenza e tortura contro i bambini.

Per altri approfondimenti:

https://www.savethechildren.it/sites/default/files/files/Convenzione_ONU_sui_diritti_infanzia_adolescenza.pdf 

https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N96/219/58/PDF/N9621958.pdf?OpenElement  

https://www.eda.admin.ch/agenda2030/it/home/agenda-2030/die-17-ziele-fuer-eine-nachhaltige-entwicklung/ziel-16-friedliche-und-inklusive-gesellschaften-fuer-eine.html<br>