#OHCHR: condannare gli episodi di odio avvenuti in Serbia e in BiH
L'ufficio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (OHCHR) ha espresso profonda preoccupazione per i fatti successi in Serbia e Bosnia ed Erzegovina che hanno preso di mira le comunità vulnerabili col favore di politici nazionalisti che hanno inneggiato ai criminali di guerra come Ratko Mladić, incitando all'odio e alla violenza. Si teme che questi atti aumenteranno in vista delle prossime elezioni del 2022.
Si è più volte evidenziato che l'aumento dell'incitamento all'odio, la negazione del genocidio e degli altri crimini atroci e la glorificazione dei criminali di guerra nei Balcani occidentali, sono segni dell'incapacità di affrontare il passato oscuro e controverso.
Gli avvenimenti si sono verificati durante le festività religiose lo scorso fine settimana in diverse località della Republika Srpska, a Brčko e nelle città serbe di Priboj e Novi Pazar. In questi luoghi sono avvenuti crimini di atrocità su larga scala durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina ergo gli odierni accadimenti sono un affronto ai sopravvissuti, compresi quelli che sono tornati alle loro case dopo il conflitto.
L'incapacità di prevenire o sanzionare i suddetti reati è un grave ostacolo alla creazione di fiducia e alla riconciliazione. Atti deplorevoli come questi dovrebbero essere indagati tempestivamente, efficacemente e in modo imparziale, in modo tale da evitare che si ripetano e si perpetuino, e anche per promuovere la fiducia del pubblico nelle autorità e nelle istituzioni e tra le comunità, essenziale per ricostruire la coesione sociale e società pacifiche. Alcuni politici di alto livello, oltre a leader religiosi hanno condannato gli atti e applaudito al fatto che la polizia abbia avviato indagini.
Fonte:
https://news.un.org/en/story/2022/01/1109782
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