#OHCHR: seriamente preoccupato per Roman Protasevich
Il Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU (OHCHR) chiede il "rilascio immediato" di Roman Protasevich, il giornalista dissidente bielorusso, arrestato domenica 23 maggio quando stava tornando in Lituania, Stato in cui si era rifugiato dal 2019.
Il portavoce dell'OHCHR Rupert Colville ha detto che Protasevich è stato rapito, con l'uso della minaccia militare, dai servizi segreti della Bielorussia che hanno dirottato un aereo a Minsk, con false pretese, proprio per avere piena giurisdizione; questo fatto è di una gravità inaudita in quanto è un palese abuso di potere contro un giornalista per aver esercitato i suoi diritti protetti dal diritto internazionale; per tale motivo merita la più forte condanna dalla comunità internazionale.
Colville, commentando la detenzione del giornalista e i fatti antecedenti, li ha descritti come un "episodio sorprendente" che costituisce una nuova fase repressiva del paese contro i giornalisti e la società civile in generale. Punire un giornalista solo per aver pubblicato articoli criticando in modo lecito un governo, va contro la libertà di espressione ed è una violazione dell'articolo 19 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici:
1. Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.
2. Ogni individuo ha il diritto alla libertà di espressione; tale diritto comprende la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee di ogni genere, senza riguardo a frontiere, oralmente, per iscritto, attraverso la stampa, in forma artistica o attraverso qualsiasi altro mezzo di sua scelta.
3. L'esercizio delle libertà previste al paragrafo 2 del presente articolo comporta doveri e responsabilità speciali. Esso può essere pertanto sottoposto a talune restrizioni che però devono essere espressamente stabilite dalla legge ed essere necessarie:
a) al rispetto dei diritti o della reputazione altrui;
b) alla salvaguardia della sicurezza nazionale, dell'ordine pubblico, della sanità o della morale pubbliche.
#Belarus: We are shocked by unlawful arrest & arbitrary detention of #RomanProtasevich whose plane was forcibly diverted to Minsk, apparently under false pretences & with the express purpose of capturing him. This is tantamount to extraordinary rendition: https://t.co/utCc2CGoXF pic.twitter.com/5LpruOHce2
— UN Human Rights (@UNHumanRights) May 25, 2021
Colville, ha evidenziato che: "Secondo le leggi sui diritti umani, il semplice atto di organizzare un'assemblea pacifica non dovrebbe mai essere criminalizzato dalle leggi nazionali, comprese le leggi antiterrorismo, e l'arresto o la detenzione di qualcuno come punizione per il legittimo esercizio del suo diritto alla libertà di opinione, espressione e libertà di assemblea, è considerato arbitrario".
L'arresto arbitrario è un segno di un'escalation gravemente preoccupante nella repressione delle voci dissidenti, anche dei difensori dei diritti umani bielorussi e di altri attori della società civile, compresi quelli che vivono all'estero come Protasevich che stava tornando in Lituania, Stato in cui si era rifugiato dal 2019.
In più, Colville ha dichiarato che l'atterraggio forzato dell'aereo Ryanair ha creato inquietudine negli altri passeggeri a bordo esponendoli a pericoli inutili violando i loro diritti umani.
Ora, l'OHCHR teme per l''incolumità del giornalista dissidente e pretende rassicurazioni che sia trattato umanamente e che non sarà sottoposto a maltrattamenti o torture. La sua apparizione alla TV di Stato non è stata rassicurante, date le evidenti contusioni sul viso, la comparsa televisiva non è ritenuta di volontà propria e la sua confessione è stata sicuramente estorta con la forza. Questo tipo di confessioni sono severamente vietati dalla Convenzione contro la tortura.
Le stesse preoccupazione riguardanti Protasevich, sono rivolte anche sua compagna Sofia Sapaga, che sarebbe stata arrestata arbitrariamente.
Fonte:
https://news.un.org/en/story/2021/05/1092712
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