#ONU: il mondo non può stare a guardare la catastrofe umanitaria in Afghanistan
Nelle stesse ore in cui gli afghani fuggivano disperati dall'Afghanistan, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU si è riunito in una sessione straordinaria.
António Guterres ha fortemente affermato che l'ONU deve rimanere unito affinché i diritti umani siano rispettati e gli aiuti umanitari continuino; in più, il Paese non può essere di nuovo una polveriera internazionale del terrorismo. I prossimi giorni saranno cruciali, il mondo non deve abbandonare il popolo afghano; non può stare a guardare con molta inquietudine, per ciò che accadrà, con le mani in mano.
Il Segretario Generale, ancora una volta, ha invitato tutte le parti coinvolte, in particolare i talebani, a esercitare la massima moderazione per proteggere vite umane; garantendo che i bisogni umanitari possano essere soddisfatti.
L'ambasciatore afgano all'ONU, Ghulam M. Isaczai, ha riferito che persone sfollate da altre province si erano riversate nella capitale, considerata l'ultimo baluardo sicuro del Paese. Residenti raccontano che gli estremisti coranici stanno già iniziando a perquisire casa per casa per trovare e uccidere collaboratori occidentali e delle ONG, dipendenti pubblici, insegnanti e altre categorie di persone della loro blacklist.
C'è particolare preoccupazione per le crescenti violazioni contro donne e ragazze. È essenziale che i diritti conquistati a fatica delle donne e delle ragazze afgane siano protetti. Ora, stanno cercando il sostegno della comunità internazionale, la stessa comunità internazionale che ha assicurato loro che le opportunità sarebbero state ampliate, l'istruzione sarebbe stata garantita, le libertà si sarebbero diffuse e i diritti sarebbero stati garantiti.
Poiché circa la metà di tutti gli afgani, circa 18 milioni di persone, dipendono dagli aiuti umanitari, è essenziale che i servizi di base continuino ad essere forniti. Per l'ONU è fondamentale che gli stipendi dei dipendenti pubblici continuino a essere pagati, le infrastrutture siano mantenute, gli aeroporti siano riaperti e i servizi sanitari e di istruzione siano funzionanti.
Un gruppo di esperti dei diritti umani nominati dalle Nazioni Unite ha chiesto una rapida azione globale per prevenire il "massacro civile" in Afghanistan, avvertendo anche che due decenni di lavoro su sanità, istruzione, cultura e infrastrutture sociali sono a rischio. È inaccettabile che gli Stati restino in disparte quando un'organizzazione terroristica, militare e maschilista occupi un'intero Stato. Non è vero che i talebani sono cambiati, stanno commettendo gli stessi orrori, abomini e crimini di guerra di vent'anni fa.
Gli esperti hanno esortato ad intraprendere azioni appropriate ai sensi del capitolo VII della Carta (ONU) per salvaguardare i diritti umani e le esigenze umanitarie del popolo afghano, compresi i più vulnerabili, e ad affrontare il ruolo degli Stati membri per prevenire atti di terrorismo ai sensi del diritto internazionale.
Il capitolo VII riguarda la risposta del Consiglio di Sicurezza a minacce alla pace, violazioni della pace o atti di aggressione e consente azioni non militari e militari.
È auspicabile applicare sanzioni internazionali contro le organizzazioni terroristiche e garantire che i civili abbiano accesso agli aiuti umanitari man mano che le necessità aumentino.
Fonte:
https://news.un.org/en/story/2021/08/1097872
Per altri approfondimenti:
https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=27384&LangID=E
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