#Siria: decine di migliaia di bambini sono ancora detenuti nei campi profughi
Circa 40.000 bambini sono ancora detenuti nei campi profughi nel nord-est della Siria come Al-Hol, più della metà dei quali proveniente da Stati vicini.
Quasi la metà sono iracheni e 7.800 provengono da quasi 60 altri paesi, secondo il rapporto della Commissione d'inchiesta sulla Siria.
Pablo Pinheiro, il presidente della Commissione ha definito "scandaloso" che i loro paesi di origine si rifiutino di rimpatriare i bambini, che sono figli di ex combattenti del Daesh.
Inoltre, Pinheiro ha dichiarato: "I Paesi che non rimpatriano i bambini e continuano a tollerare questi abusi sui bambini sono responsabili"; le colpe dei padri non dovrebbero mai ricadere sui figli, soprattutto se sono in tenera età sono da considerarsi anche loro vittime.
La maggior parte ha meno di 12 anni. Nessuno li accusa di reati eppure, da più di due anni, sono detenuti in condizioni spaventose, privati del diritto all'istruzione, al gioco, all'assistenza sanitaria adeguata e soffrono ogni tipo di abuso fisico e psicologico.
Hanny Megally, membro della Commissione, ha asserito: "Sono 30 mesi, due anni e mezzo in questa situazione e penso che la maggior parte di noi sia d'accordo che dovrebbero andare nei loro Paesi e le madri dovrebbero essere rimpatriate con i loro figli. La maggior parte dei sistemi giudiziari in questi Paesi dovrebbe essere in grado di affrontare ciò che bisogna fare con le madri che tornano con questi bambini.".
Articoli affini:
#Siria: centinaia di detenuti bambini in un carcere in rivolta
#Siria: aumentano i combattimenti
#CampAlHol: l’UNICEF chiede il rimpatrio di 22 mila bambini
#ONU: chiede a 57 paesi rimpatri dai campi siriani nel pieno rispetto dei diritti umani