Troppo spesso le violenze sui migranti rimangono impunite
Uno studio dell'UNODC rivela la mancanza di giustizia per le violenze subite dai migranti in cerca di una vita migliore; inoltre le restrizioni imposte dalla pandemia potrebbero aver favorito la maggiore richiesta di tangenti da parte dei funzionari di frontiera. Le vittime spesso subiscono aggressioni, torture, stupri e rapimenti per mano dei trafficanti; gli uomini migranti sono sottoposti ai lavori forzati e violenze fisiche, mentre le donne sono più esposte a reati sessuali che portano a gravidanze indesiderate ed aborti. La violenza è come forma di punizione, intimidazione o coercizione; ma spesso viene perpetrata senza alcun motivo. Le denunce di questi crimini, che si contestualizzano come trattamenti disumani e degradanti, sono spesso trascurate dalle autorità.
Chi scappa dal proprio Paese lo fa per fuggire da disastri naturali, conflitti, persecuzioni o violenze di genere, non ci sono opportunità di lavoro o di istruzione ed infine ricongiungimento familiare; se ci fossero più corridoi umanitari sicuri e legali, quasi nessuno sceglierebbe la via "illegale" in quanto molto rischiosa e costosa al pari di viaggi di lusso.
Il traffico di migranti è un'attività criminale molto redditizia perché si basa nel far pagare persone che generalmente incontrano ostacoli nell'accesso ai mezzi legali per migrare.
Mentre ci sono dati sulle persone morte in mare, nei deserti o soffocate nei container; poco si sa su quelli sulle violenze perché le autorità tendono a chiudere un occhio o a nascondere tali crimini, ergo sono molto difficili da perseguire.
L'indagine include diverse interviste a migranti vittime di tratta e l'analisi dei rapporti dei partner dell'UNODC. I risultati confermano che l'uso della violenza è diffuso in alcune rotte migratorie. Spesso per questi reati non si aprono procedimenti legali, specialmente negli Stati di transito in cui sono commessi. Moltissimi migranti hanno terrore di denunciare gli abusi perché temono di passare dalla parte del torto perché si trovano in una situazione irregolare, oppure dicono di temere punizioni per aver abortito e/o aver fatto sesso al di fuori del matrimonio o con persone dello stesso sesso, pratiche illegali in alcuni Paesi; inoltre alcuni non denunciano i loro aggressori, in quanto sono funzionari pubblici, ma coinvolti in operazioni di traffico di esseri umani o perpetrano loro stessi le violenze.
Il Documento raccomanda che i governi rispondano in modo efficiente alla criminalità, proteggendo queste persone e consegnando i criminali alla giustizia.
Fonte:
https://www.unodc.org/documents/human-trafficking/ESP_E._Abused_and_Neg_ES_1_final_2.pdf
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