#Ucraina: sempre più violazioni delle libertà fondamentali
Il Vice Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti mani, Nada Al-Nashif, ha riferito che in Crimea ci sono gravi violazioni delle libertà fondamentali nei territori occupati dai russi.
L'OHCHR, tra novembre 2019 e ottobre 2021, ha raccolto 29 infrazioni contro giornalisti, professionisti dei media, blogger e persone critici nei confronti del governo "o delle narrazioni tradizionali". C'è preoccupazione per la più totale mancanza di impunità contro le minacce e violenze nei confronti di difensori dei diritti umani, di soggetti che tentano di partecipare ai processi decisionali e di chi esprime pareri sulla corruzione e l'attuazione delle restrizioni relative alla pandemia SarsCov_2.
L'esenzione dalla pena alimenta ulteriori attacchi, contribuendo a un ambiente di autocensura, restringendo lo spazio civico e riducendo il pluralismo, scoraggiando la partecipazione agli affari pubblici e l'attivismo civico.
Anche le autoproclamate "repubbliche" di Luhansk e Donetsk, quando i gruppi armati hanno preso il controllo, hanno severamente limitato i diritti fondamentali modificando le norme.
Le autorità di Luhansk e Donetsk hanno anche arrestato arbitrariamente o minacciato di detenere utenti dei social media per aver espresso le proprie opinioni online e individui che hanno partecipato ad assemblee pacifiche, critiche nei confronti del processo decisionale nel territorio.
L'Unione Europea ha chiesto l'accesso a tutta l'Ucraina, mentre la Bielorussia ha avvertito che tra i quattro e i dieci milioni di persone sono fuggite dal Paese a causa della crescente povertà. Il Regno Unito ha esortato la Russia a porre fine al suo "comportamento minaccioso e destabilizzante" nel mezzo di un rafforzamento militare ai confini dell'Ucraina, viceversa la Russia ha notato con preoccupazione la chiusura dei canali televisivi in lingua russa e la stigmatizzazione di coloro che lavorano per i media russi.
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