#WMO: avverte che non si deve prendere sotto gamba la crisi idrica globale

05.10.2021

Il Report "Stato dei Servizi per il Clima nel 2021, Acqua" rileva che rischi legati all'acqua come inondazioni e siccità si sono intensificati a causa dei cambiamenti climatici. Si prevede che il numero di persone colpite "da stress idrico" aumenterà in modo significativo, aggravato dalla crescita della popolazione e dalla diminuzione delle risorse idriche disponibili. Tuttavia, i sistemi di gestione, monitoraggio, previsione e allerta precoce sono frammentati ed inadeguati, nonché gli sforzi globali sui finanziamenti per il clima sono insufficienti.

Il Rapporto evidenzia la necessità di misure urgenti volte a migliorare la gestione cooperativa delle risorse idriche, adottando politiche integrate su acqua e clima e aumentando gli investimenti; in quanto l'acqua è un bene prezioso che sta alla base di tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile, adattamento ai cambiamenti climatici e riduzione del rischio di catastrofi.

Petteri Taalas, segretario generale dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), ha dichiarato che l'aumento delle temperature sta generando cambiamenti nelle precipitazioni a livello globale e regionale, portando variazioni nella distribuzione delle precipitazioni e dei raccolti agricoli, con importanti ripercussioni sulla sicurezza alimentare, nonché sulla salute e il benessere delle persone e degli esseri viventi. Durante l'ultimo anno, ci sono stati numerosi eventi estremi legati all'acqua. In Asia, le piogge estreme hanno causato massicce inondazioni in Giappone, Cina, Indonesia, Nepal, Pakistan e India. Milioni di persone sono state costrette a migrare ed alcune hanno perso la vita. La mancanza di acqua continua ad essere una delle principali preoccupazioni per molte nazioni, soprattutto in Africa; più di 2 miliardi di persone vivono in paesi che soffrono emergenze idriche, non hanno acqua potabile e servizi igienico-sanitari. Tuttavia, le gravi interruzioni causate dalle inondazioni non sono state limitate ai paesi in via di sviluppo; in Europa e Stati Uniti le inondazioni catastrofiche hanno causato centinaia di morti e danni ingenti. Si deve prendere coscienza dell'imminente crisi idrica.

Negli ultimi 20 anni, i serbatoi d'acqua continentali - la somma di tutta l'acqua sopra e sotto la superficie terrestre, compresa l'umidità del suolo, la neve e il ghiaccio - si sono ridotti di 1 cm all'anno. Le perdite maggiori si stanno verificando in Antartide e in Groenlandia. Tuttavia, molte località densamente popolate a latitudini inferiori stanno sperimentando notevoli perdite d'acqua in aree che sono state tradizionalmente fonti di approvvigionamento idrico, con conseguenze significative per la sicurezza idrica. La situazione è aggravata dal fatto che solo lo 0,5% delle risorse idriche del pianeta è disponibile e utilizzabile come acqua dolce.

Negli ultimi 20 anni, la frequenza dei rischi idrologici è aumentata. Dal 2000, c'è stato un aumento del 134% dei disastri legati alle inondazioni, rispetto ai due decenni precedenti. La maggior parte dei decessi e delle perdite economiche dovute alle inondazioni si è verificata in Asia, dove è necessario rafforzare i sistemi di allerta per le inondazioni dei fiumi. Anche il numero di siccità e la loro durata sono aumentati del 29% nello stesso periodo. La maggior parte dei decessi correlati alla siccità si è verificata in Africa, evidenziando la necessità di rafforzare i sistemi di allerta della siccità end-to-end.

La gestione integrata delle risorse idriche è essenziale per raggiungere il benessere sociale, economico e ambientale a lungo termine. Tuttavia, nonostante i progressi compiuti, 107 paesi sono ancora lontani dal raggiungere l'obiettivo di una gestione sostenibile delle proprie risorse idriche entro il 2030 al più tardi. In generale, il mondo è notevolmente indietro nel raggiungimento dell'obiettivo di sviluppo sostenibile 6: "Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e dei servizi igienico-sanitari per tutti". Nel 2020, 3,6 miliardi di persone non disponevano di un servizio igienico-sanitario gestito in modo sicuro, 2,3 miliardi non disponevano di servizi igienici di base e più di 2 miliardi vivevano in paesi con difficoltà idriche senza accesso all'acqua potabile.

In 75 Paesi i livelli di utilizzo efficiente delle risorse idriche erano inferiori alla media e in 10 di essi i livelli erano estremamente bassi. L'attuale tasso di progresso deve quadruplicare per raggiungere gli obiettivi globali entro il 2030. La buona notizia è che le nazioni sono determinate a migliorare la situazione. Secondo la Convenzione quadro dell'ONU sui cambiamenti climatici, acqua e cibo sono le due questioni prioritarie per i contributi determinati a livello nazionale nell'ambito degli Accordi di Parigi; inoltre, c'è la necessità di rafforzare i servizi climatici per l'acqua.

Per ridurre i disastri legati all'acqua e supportare la gestione delle risorse idriche, sono necessari servizi end-to-end per il clima idrico e sistemi di allerta precoce, nonché investimenti sostenibili. Questi servizi non sono ancora adeguati. Circa il 60% dei Servizi meteorologici e idrologici nazionali (gli enti pubblici nazionali che hanno il mandato di fornire informazioni idrologiche di base e fornire servizi di consulenza al governo, al settore pubblico e al settore privato) non dispongono delle capacità necessarie per fornire servizi climatici in materia di acqua.

Da una valutazione effettuata dal WMO su 101 paesi per i quali sono disponibili dati, sono emerse le seguenti informazioni:

  • nel 43% dei membri dell'OMM, l'interazione tra i fornitori di servizi climatici e gli utenti delle informazioni è inadeguata;
  • in circa il 40% di essi non vengono raccolti dati sulle variabili idrologiche di base.
  • nel 67% di essi non sono forniti dati idrologici;
  • per il 34% di coloro che hanno fornito dati, i sistemi di previsione e di allerta delle piene fluviali end-to-end sono assenti o inadeguati;
  • nel 54% di essi, i sistemi di allerta e previsione della siccità end-to-end non esistono o sono inadeguati.
  • per incoraggiare l'adattamento, è essenziale aumentare i finanziamenti e gli investimenti;
  • nonostante un aumento del 9% degli impegni assunti per il raggiungimento dell'obiettivo di sviluppo sostenibile 6, gli impegni di assistenza ufficiale allo sviluppo sono rimasti stabili a 8,8 miliardi di dollari USA, tra il 2015 e il 2019.

Il rapporto formula raccomandazioni strategiche per i responsabili politici per migliorare l'attuazione e l'efficacia dei servizi climatici per l'acqua in tutto il mondo:

  • investire nella gestione integrata delle risorse idriche, come soluzione per gestire meglio lo stress idrico, soprattutto nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS) e nei paesi meno sviluppati;
  • investire in sistemi di allerta tempestiva endemica end-to-end in caso di alluvioni e siccità nei paesi meno sviluppati a rischio, in particolare sistemi di allerta siccità in Africa e sistemi di allerta inondazioni in Asia;
  • affrontare le lacune di capacità nella raccolta di dati sulle variabili idrologiche di base che sono alla base dei servizi climatici e dei sistemi di allerta precoce;
  • migliorare l'interazione tra le parti interessate a livello nazionale per progettare e rendere operativi i servizi climatici insieme agli utenti delle informazioni, al fine di supportare meglio l'adattamento nel settore idrico. C'è anche un urgente bisogno di ottimizzare il monitoraggio e la valutazione dei benefici socioeconomici, che contribuiranno a esporre le migliori pratiche.
  • affrontare le lacune nei dati per i servizi climatici nel settore idrico.

Fonte:

https://public.wmo.int/es/media/comunicados-de-prensa/se-advierte-que-urge-tomar-conciencia-de-la-inminente-crisis-del-agua 

Per altri approfondimenti:

https://reliefweb.int/sites/reliefweb.int/files/resources/2021%20State%20of%20Climate%20Services%20-%20Water.pdf  

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